Siamo convinti di comunicare con le parole quando in realtà lo facciamo con i gesti.
Il linguaggio del corpo è la forma più potente di comunicazione non verbale che abbiamo e può rafforzare o contraddire il messaggio. Se vogliamo comunicare in modo efficace dobbiamo conoscere e controllare:
postura, gestualità, mimica facciale e soprattutto contatto visivo.
Quando si parla si guarda negli occhi, punto.
Perchè? Perchè è il solo, onesto, modo per dimostrare attenzione e rispetto verso chi ci sta rivolgendo la parola.
Non esiste “la postura giusta” esiste la postura adeguata: al ristorante con un cliente non abbiamo la stessa postura che abbiamo al bar con un amico e non è la stessa che abbiamo sul divano di casa mentre mangiamo la pizza.
Ogni luogo, ogni occasione, la suo postura.
Si può parlare senza gesticolare?
Non lo so, sono italiana.
Quel che certo è che bisogna modulare la gestualità. L’italiano parla muovendo le mani come Silvan e dondolandosi come Vianello ma lo svedese mentre parla a stento muove le labbra. Forse se mettessimo un italiano e uno svedese a montare un mobile nella stessa stanza potremmo canonizzare il giusto standard di
“livello di gestualità adeguato globalmente accettato”.
La realtà è che la gestualità come il lessico sono una parte fortemente caratterizzante delle nostre origini culturali.
Ahimè! Gestualità non significa solo l’insieme dei movimenti del corpo e non serve il Dott. Lightman per intemprerpretare la mimica facciale, spesso è fin troppo evidente dalle nostre espressioni che pensiamo una cosa e ne diciamo un’altra. Anche questo si impara. Non prima però di aver compreso l’importanza di saper modulare la tonalità di voce.
Dopo il grande difetto degli italiani è il momento di uno dei più grandi pregi, l’interpretazione della voce. Quello che vogliamo dire lo dobbiamo saper dire. La nostra voce è il direttore di orchestra del nostro pensiero e delle nostre emozioni. Non esiste la voce giusta e spesso una voce impostata risulta gradevole ma inaffidabile però esiste la tonalità di voce adeguata.
Se siamo al cinema, sussurriamo, se siamo allo stadio urliamo, se siamo in call la tonalità è media e costante, in riunione è udibile e moderato al Ted-x la tonalità di voce è autentica, ci rispecchia, dobbiamo essere coinvolgenti ed energici, senza però sembrare Eminem con la sciatica.
Come esercitare la voce per trovare la tonalità giusta?
Una volto compreso il tono di voce adeguato al pubblico bisogna accordare la tonalità di voce facendo attenzione a:
tono: si può scegliere un tono caldo per essere più coinvolgenti o uno più freddo per apparire più distaccati
volume: deve essere sempre adeguato al pubblico ma anche al contesto e al luogo, dal pulpito non urlo dal palco si.
ritmo: velocità o lentezza? Nessuna delle due. Un discorso con tonalità di voce lenta la platea non è coinvolta, con una tonalità veloce perde facilmente il filo di discorso e si rischia di perdere il messaggio.
Come faccio a calibrare la voce in vista di un discorso?
Scrivere sempre il testo e non pensare di improvvisare o andare a braccio, dietro l’improvvisazione al teatro ci sono ore di preparazione. L’improvvisazione in un contesto professionale non esiste.
Leggere ad alta voce più volte il testo facendo molta attenzione alla punteggiatura, è lei che ci da il ritmo
Provare davanti allo specchio più volte fino a quando non saremo padroni della nostra voce e dei nostri gesti
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